MAPPA sulle DEE in SICILIA
(la mappa è costantemente in aggiornamento. Vuoi collaborare? Scrivici a info@tavolatonda.org)
«Chi, fra i Greci, poteva vantarsi di conoscere i nomi di tutte le ninfe? Erano le divinità di tutte le acque correnti, di tutte le sorgenti, di tutte le fonti. Non le ha prodotte l’immaginazione ellenica: erano al loro posto, nelle acque, fin dal principio del mondo; dai Greci ricevettero forse la forma umana e il nome» (Eliade, 1992: 211).
Chi sono le Ninfe? Queste figure femminili – venerate con nomi e peculiarità differenti in tutta l’area del Mediterraneo e dell’Antica Europa fin da epoca preistorica – sono state finora trascurate dagli studiosi nonostante siano state fortemente presenti nella vita devozionale quotidiana (soprattutto femminile) di tutta la koinè ellenico-mediterranea. Sono divinità o semi-divinità femminili, plurali e ‘collettive’, legate ad aspetti del mondo naturale come acque, grotte, alberi e piante, selve, e animali sacri come l’orsa e le api.
Esse sono presenti come guide in ogni momento cruciale di passaggio dei cicli femminili dell’esistenza: l’ingresso nell’età adulta, la Parthenia, l’iniziazione, il matrimonio, il momento del parto, la cura dei bambini… e sono parte di un culto familiare, di una relazione individuale col sacro, la stessa suggerita dalle centinaia di rappresentazioni di cosiddette 'Veneri' paleolitiche, statuette di dimensioni ‘intime’ e pensate, probabilmente, per un culto personale.
Le Ninfe sono ‘arrivate’ anche nell’Isola, sovrapponendosi a culti femminili ben più antichi: il territorio siciliano è costellato di tracce – archeologiche, mitologiche, letterarie, geografiche – della loro esistenza. In questa webmap vogliamo raccogliere le tracce della loro esistenza e di quella di tutte le precedenti e successive trasformazioni del sacro femminile nel territorio siciliano, per provare a raccontarne la storia. Perché se una storia non la rac...